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La scena si apre sul racconto di Fadinard alla zia sorda nel giorno delle sue nozze: mentre era a spasso in calesse, il suo cavallo ha mangiato il cappello di paglia di Firenze di una signora. Costei, Anita, arriva poco dopo col suo amante Emilio a reclamare un cappello uguale: senza non può tornare al suo gelosissimo marito. Nonostante il corteo di nozze che aspetta giù da basso, Anita ed Emilio sono irremovibili e non si muoveranno da casa fino a quando Fadinard non avrà trovato una copia identica del cappello. Fadinard, per evitare scandali, si mette alla ricerca di un cappello identico: va dalla modista, seguito dal corteo nuziale. Il corteo scambia la sala di moda per il municipio e Fadinard scopre che la modista è in realtà la sua ex amante. Promettendo di sposarla, Fadinard riesce a farsi dire a chi è stato venduto l'unico cappello uguale in tutta Parigi e cioè alla baronessa Champigny. Fadinard riparte alla volta della baronessa, sempre inseguito dal corteo nuziale e dal suocero che minaccia di mandare a monte il matrimonio. La baronessa attende degli invitati, insieme ai quali deve ascoltare il tenore Nisnardi, e scambia Fadinard per il tenore. Gli invitati alle nozze seguono Fadinard, mangiano al buffet della baronessa, e creano scompiglio in casa. Fadinard spiega il suo problema, ma la baronessa ha dato il cappello alla nipote: la signora Collerique.
Il geloso Collerique mentre si sta facendo un pediluvio si insospettisce per la prolungata assenza della moglie; intanto arriva Fadinard a chiedere il cappello (sempre seguito dal suocero e dagli invitati, alticci). Nella confusione Fadinard capisce l’inghippo (Anita è la moglie di Collerique), mentre Il suocero minaccia di mandare a monte le nozze.
Quando tutto sembra perduto, la zia sorda presenta il suo regalo per gli sposi: un cappello di paglia di Firenze. Anita riesce così a ripresentarsi al marito e Fadinard può finalmente sposare la sua Helene.
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